SANT’AGOSTINO CI PARLA


SANT’AGOSTIN0
Il Dottore della Grazia
Sant’Agostino (354-430), definito il Dottore della Grazia, nacque a Tagaste, in Numidia, dal pagano Patrizio, divenuto poi catecumeno, e dalla cristiana Monica che esercitò su di lui notevole influenza. Numerose sono
le fonti che permettono di ricostruire la sua vita: i Dialoghi, le Confessioni, le Ritrattazioni, opere dalla forte valenza autobiogra-fica, e la Vita di Sant’A-gostino redatta da Possidio, primo biografo del santo.
Fondamentale nel percorso del retore fu la lettura dell’“Hortensius” di Cicerone che lo indusse a meditare sull’immortalità della sapienza”.
Inizialmente deluso dalla lettura delle Sacre Scritture aderí al Manicheismo. Disilluso dal sistema manicheo e dopo essere caduto nello scetticismo, Agostino fu affascinato dalla predicazione di sant’Ambrogio dal quale fu battezzato il 24 aprile del 387.
Ordinato presbitero nel 391, fu consacrato Vescovo nel 395 ed esercitò il ministero ad Ippona sino alla morte avvenuta durante l’assedio dei Vandali.
Dopo un complesso itinerario interiore sant’Agostino giunse alla comprensione dell’unita del mistero di Cristo nella storia ed alla sintesi tra filosofia, razionalità e fede che espresse mirabilmente nelle formule: credi per comprendere/comprendi per credere (Cfr. Sermoni 43,9).
Uomo assetato di assetato di verità, vissuto in un periodo di transizione tra il tardo antico ed il medievale, ha inciso profondamente sul pensiero occidentale.
Circa la relazione uomo-Dio, scrive Agostino: “Ci hai fatti per te e inquieto é il nostro cuore, finché non riposa in te» (Confessioni I,1,1).”

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