Come è sorto l’Istituto dei
FIGLI DI SANTA MARIA IMMACOLATA

 

 

Il sacerdote Giuseppe Frassinetti aveva istituito la Pia Unione dei Figli di Maria.

Questi, vivendo in mezzo al mondo esercitandovi le loro arti o mestieri o professioni, dovevano attendere alla pratica di quelle virtú che sono proprie della vita religiosa e adoprarsi a promuovere il bene delle anime.

Vi aveva dato vita il 14 novembre 1860 con soli quattro giovani. fichiIl Priore ne aveva cura con grande impegno.

In seguito tre di loro presero, anche su proposta del Priore, a fare vita comune in ciò che poteva essere compatibile con l‘esercizio della loro professione, e furono alloggiati in locali attigui alla canonica.
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La domenica seconda che segue la festa dell‘Epifania, giorno in cui i genovesi celebravano la Festa della Madonna della Provvidenza, i tre salirono, di buon mattino, al santuario della Madonnetta per mettere sotto la protezione della Vergine l‘inizio della loro vita comunitaria.

Era il 14 gennaio 1866.

I tre generosi si chiamavano: Pietro Olivari, Emanuele Pedemonte, Pietro Ghiglione.

Aveva inizio in tal modo la Pia Unione dei Figli di Maria viventi in comune, dalla quale poi nacque l‘Opera dei Figli di S. Maria Immacolata i cui membri avevano deciso di mettere in comune il frutto del loro lavoro quotidiano per sostenere nella vita e negli studi i ragazzi poveri che desideravano diventare sacerdoti.

«Una creazione spiritualmente meravigliosa», disse di essa il Cardinal Lercaro, «la quale si sarebbe presto rivelata feconda di tanto bene per la vita della Chiesa».

 

Domenica 22 gennaio 2023 unitevi ai Figli di Maria in questo loro memoriale. Nelle Sante Messe si distribuiranno i “noti” “tre” fichi secchi, seguendo le norme vigenti.

 

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