Giornata per la vita

Il Messaggio dei vescovi per la giornata della vita, che si celebra il 5 febbraio, si rivolge alla comunità cristiana parlando dei giovani; esordisce: “La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita.
Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri.
Del resto, nel Vangelo, Cristo stesso si presenta come “servo” (cfr Lc 22,27), secondo la profezia  dell’Antico Testamento. Chi vuol farsi padrone della vita, invecchia il mondo”.

Permettetemi, cari giovani di parafrasare alcuni passi del messaggio non con un discorso “sui giovani” ma un discorso diretto a voi giovani.

Allenatevi  a cercare la vera giovinezza, a mettere bene a fuoco i desideri, i sogni, le esigenze in modo profondo. L’esistenza di tutti risulterà impoverita se non cogliete il rispetto e la valorizzazione della vita. La convivenza sociale viene minata e l’emarginazione facilitata.

Con fiuto fine scovate adulti contenti del dono dell’esistenza, nei quali non prevalga il cinismo, il calcolo o la ricerca del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso.

Chi ama la vita non nega le difficoltà ma si sforza di coglierne il senso e la trascendenza. Plasmati da questi principi fate sgorgare in voi un atteggiamento di servizio e di dedizione alla vita degli altri che non può non commuovere e stimolare anche gli adulti.

Tenete presente che la vera giovinezza si misura nell’accoglienza del dono della vita, in qualunque modo essa si presenti con il sigillo misterioso di Dio.

Se dico che la vita è bella, non inneggio al film di Benigni, pur tanto apprezzabile, ma esprimo un grido interiore che percepisco come proveniente da lontano e che mi riempie di orgogliosa gioia.

P. Cacciotti Venturino

 

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